27 dicembre 2007

[VM] Gli Amanti di Capri

Da Come la vedo io

Mancavo da Capri da diversi anni.
Eppure i versi di Neruda sono ancora lì, "intatti e agresti"...


L’isola regge nel suo centro
l’Anima
come una moneta
che il tempo e il vento pulirono
lasciandola pura
come mandorla
intatta e agreste
tagliata in pelle di zaffiro

E lì
il nostro Amore
fu la torre invisibile che trema nel fumo.

L’orbe vuoto trattenne la sua coda stellata
e la rete coi pesci del cielo...

perché gli Amanti di Capri
chiusero gli occhi
e un roco lampo
inchiodò nel sibilante circuito marino
la Paura,
che fuggì,
dissanguandosi e a morte ferita
come la minaccia di un pesce spaventoso
da arpione improvviso sconfitto.

E poi,
nel miele oceanico,
naviga la statua di prua,
Nuda,
allacciata dall’eccitante ciclone maschile.


(P. Neruda, "Gli Amanti di Capri"

Qui letta da A. Bonaiuto
su musica di L. Bacalov:
consigliato!!!)

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