30 giugno 2008

[QEV] Divini & Divani

Gomorra l'ho visto appena è uscito nelle sale.
Mi è piaciuto molto l'approccio del film, la volontà di fotografare spaccati della Realtà - perché, ahimè, quella che si vede nel film è una porzione di Realtà - senza nessun intento di catechizzazione alla legalità.

Per vedere Il Divo c'ho messo un po' di più, ma alla fine sabato sera ce l'ho fatta.

Nella mia modesta opinione un gran film, ma mi sembra superfluo e quasi irriverente dirlo, dopo i premi e le recensioni lusinghiere ricevute.

Se è vero che le movenze, i dialoghi e le stesse sfaccettature caratteriali dei personaggi sono per molti aspetti fortemente romanzate, d'altra parte emergono con verosimiglianza sconvolgente una serie di processi decisionali, di equilibri e giochi di potere mai chiariti agli occhi dell'opinione pubblica.

Ne viene così fuori un Andreotti glaciale ed enigmatico, supremamente machiavellico nel non farsi alcuno scrupolo a ricorrere ad ogni mezzo pur di conseguire il fine proposto.
In questo senso è esemplare la scena in cui il Divo ripercorre mentalmente tutte le morti violente che hanno attraversato i suoi anni al potere, da Pecorelli fino a Falcone, e recita:

La Verità no; è la fine del mondo.
E noi non possiamo consentire la fine del mondo per una cosa giusta.
Abbiamo un mandato divino.
Bisogna amare così tanto Dio per capire quanto sia necessario il Male per avere il Bene.
Questo Dio lo sa. E lo so anch'io.

Questa riflessione è stata ripresa in un intervento molto interessante di Claudio Martelli in questa puntata di AnnoZero - interamente dedicata al film di Sorrentino - in cui l'ex Ministro di Grazia e Giustizia si chiede se sia inevitabile per chi esercita il Potere venire a contatto con le parti più losche della Società ed in che misura ne sia sindacabile l'atteggiamento, quando molte delle ragioni plausibili sono coperte da Segreto di Stato...
A riascoltare l'intervento oggi, nel bel mezzo dell'iter del Lodo Schifani e delle leggi sulle intercettazioni, mi sembrano domande sensate, prioritarie e tuttavia assolutamente ignorate dal dibattito politico.

Ma in realtà il tormento interiore dell'Andreotti di Sorrentino prescinde dalla dimensione strettamente politica: si tratta, a più ampio raggio, della difficoltà di riconoscere e perseguire il Bene in scenari sociali complessi come quelli proposti dalle moderne società occidentali.
Come sottolineava Castellitto, in veste di giurato del Festival di Cannes, questo aspetto, benché affrontato a livelli sociali differenti, è comune ad entrambi i film italiani presentati al Festival e ne evidenzia una certa complementarità.

E cosa può chiedere di più al cinema italiano uno che chiama il suo blog "Quid est Veritas?"

17 giugno 2008

[VM] Cetara-Vietri... sensations

Riporto quasi per intero un post che ho scritto domenica per NuotoPiano.it... la versione originale è a questo indirizzo, completa di foto e commenti.


Dovessi spiegarlo ad un neofita, direi che la traversata è diversa da una gara tra corsie perchè lascia il tempo di pensare.

Così mentro ero lì, un puntino che si dimenava nei 3,2 Km che separano Vietri da Cetara, pensavo.

Pensavo che ci vuole un bel po’ di originalità ed un pizzico d’incoscienza ad imbarcarsi in un’avventura del genere in una giornata nuvolosa, con mare freddo ed agitato e forte vento di libeccio, ma anche che avevo intorno altre 180 persone originali/incoscienti almeno quanto me che avevano preso la stessa decisione.

Pensavo che il limite tra coraggio ed idiozia, come ben spiegavano un po’ di tempo fa su GoSwim, è labile, e sapevo di averlo oltrepassato andando a tutta nei primi 500m, per non sciupare l’ottima partenza… adesso che la benzina era finita toccava sputare sangue per arrivare fino a Vietri.

Pensavo a quante volte avevo già fatto lo stesso errore, e sempre mi ero riproposto di non ripetermi più, e mi maledivo da solo.

Pensavo ad un modo per non far addormentare le mani nell’acqua fredda e mi chiedevo se avevo ancora i piedi, che ormai non sentivo più da almeno 1000 metri - per fortuna avevo la cuffia in silicone a salvarmi dalla sinusite ed un costume a pantalocino che il grandissimo Vespe aveva estratto provvidenzialmente dalla sua borsa, novello Mary Poppins… io che di solito provo costrizione pure a tenere gli occhialini!!

Pensavo, ed ogni dieci bracciate alzavo la testa, ma il campanile di Vietri non si muoveva a compassione e non voleva saperne di venirmi incontro.

Poi è successo che un’onda mi ha preso e mi ha spinto per 2 metri.

Allora ho smesso di pensare, di guardare il campanile, di lamentarmi tra me e me, ed ho iniziato a sentire l’acqua, a cercare di accordarmi al ritmo del mare, a rubare la vista di un angolino della meravigliosa costa ad ogni bracciata.

Ecco, in questa seconda parte di gara c’è stata quella sensazione gratificante di totale intimità con gli elementi che mi fa amare questo tipo di competizioni, infischiandomene di classifiche, punteggi, medaglie

14 giugno 2008

[WV] Demotivational - Diligenza

Questo è per i miei colleghi ed ex colleghi d'ufficio, che coglieranno il vago riferimento ;-)

Per tutti gli altri... alla prossima



DILIGENZA.
Perchè quando mancano talento, cervello e creatività, almeno possiamo dire che eravamo al nostro posto e sembravamo impegnati.

4 giugno 2008

[WV] Demotivational - Perception

Se volete chiamatela caduta di stile o come vi pare... è che in questo periodo dell'anno dalle mie parti l'ormone femminile scorre a fiumi...

Percezione
Solo perchè ti vesti da zocc*** non vuol dire che sei una zocc***.
E solo perchè io mi comporto come un maniaco non vuol dire che sono maniaco.