25 settembre 2008

[QEV] Entusiasmo

Questa è la storia di un Soffio, che accompagna l'Universo dalla sua Creazione e sarà presente fino all'ultimo dei suoi giorni.

Quando Adamo fu fatto dalla polvere della terra, il Soffio gli si intrufolò su per le narici, delicato al punto da non spazzarlo via, potente al punto da metterlo in moto e donargli coscienza.
(Gn 2,7)

E quando il Diluvio cancellò la prima creazione, abbandonando ai flutti Noè e la sua arca - unico improbabile angolo di Vita nel Creato liquido -, il Soffio si fece Vento per calmare le acque... che solo a pensarci, un Vento che calma è un prodigio strabiliante.
(Gn 8,1)

E quando Israele era schiavo in Egitto, il Soffio si fece Vento Impetuoso per aprire una via di Salvezza nel Mar Rosso e condurlo verso la Terra Promessa.
(Es 14,21)

Ma il profeta Elia, incaricato di riconoscerLo, colse l'essenza del Soffio non nel vento impetuoso, nè nel successivo terremoto, nè nel fuoco seguente ma, alla fine, nel fruscio della Brezza Leggera.
Allora Elia si coprì il volto ed uscì incontro al Signore dicendo:

Io sono stato mosso da una grande gelosia per il SIGNORE, per il Dio degli eserciti, perché i figli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari, e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti; sono rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita

Ed il Signore lo incaricò di ungere un nuovo Re ed un nuovo Profeta per Israele.
(1Re 19,11-18)


Il Soffio era perfino sulla Croce del Golgota:

E, chinato il capo, spirò.
(Gv 19,30)

Quell'ultimo Soffio emesso, apparentemente quasi un gesto di resa, è in realtà seme di una nuova Creazione che ha vinto la Morte, sigillo dell'Eterna Alleanza stipulata nel Corpo e nel Sangue del Crocifisso e dunque avanguardia di un'Umanità nuova.

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La catechista del corso di Cresima che frequento - non mi sposo per ora, non ci si Cresima solo per sposarsi!! - dopo averci raccontato della pienezza dell'Amore di Dio per l'Uomo, ci ha trafitto con una domanda:
"E allora perchè le nostre chiese sono vuote?"

"Perchè i cristiani mancano di ENTUSIASMO", avrei voluto risponderle.
Pur non sapendo, in quel momento, che il significato del termine è "Nel Respiro di Dio".

Viviamo avvolti nel Respiro, nel Soffio di Dio e neppure ce ne rendiamo conto... finchè mancherà questa percezione - finchè mancherà ENTUSIASMO - le nostre chiese resteranno vuote!!

22 settembre 2008

[VM] C'è regressione...

Tragicamente sono stato ottimo profeta.

Qualcuno obietta che nella strage di Castel Volturno non c'è coinvolgimento di gente comune, si tratta di un raid camorristico in piena regola.
Poi torna con la testa sotto la sabbia, perchè - dice bene Saviano - la gente comune è comunque complice.

Per ognuno dei neri scesi in piazza a manifestare, lasciati paurosamente soli dalla popolazione locale, è stato messo da parte un proiettile, che a suo tempo arriverà a segno e nessuno dei 400 militari inviati a presidio muoverà un dito per evitarlo.

C'è un degrado terrificante ed un accumulo enorme di rabbia da scaricare contro qualcuno.

Spero di essere stavolta pessima cassandra, ma resto sconvolto dalla velocità della regressione culturale che ci sta investendo.

14 settembre 2008

[QEV] Il Tempo e la Felicità

Di Hancock, film che mi hanno stra-super-consigliato, preferisco conservare la meravigliosa Charlize Theron ed una considerazione sul Tempo e la Felicità che, pur tirata per i capelli, alla fine è il nocciolo del film.
A grandi linee il supereroe Hancock è chiamato a scegliere tra l'Immortalità e l'Amore... una specie di City of Angels, solo più orientato alla commedia.
Il resto vada tranquillamente nel dimenticatoio...

"Il Tempo e la Felicità", dicevo... un libro di De Crescenzo di qualche anno fa si chiama proprio così, e ne suggerisco la lettura.

Per esprimere ingegneristicamente la mia idea, direi che la Felicità è funzione decrescente del Tempo.
D'altronde l'uomo è un animale adattativo, incapace di godersi pienamente ciò che ha acquisito senza iniziare a pensare, in cuor suo, ad altri obiettivi da raggiungere... è la storia dell'evoluzione che ce lo insegna e forse, in fin dei conti, si tratta perfino una qualità.


Perdonate la crudezza dell'immagine, ma trovo che esprima a meraviglia il concetto...

Realtà:
Non importa quanto possa sembrare eccitante adesso, qualcuno da qualche parte è stanco delle sue str*****e




E dunque? Siamo destinati a rincorrere la Felicità in eterno?
E chi di noi è credente, ritiene di essere stato creato per questo?

Io trovo che Dio abbia trovato una soluzione geniale al problema.
La soluzione è la Morte.

(...vado avanti solo per i valorosi che non sono ancora tornati sulla home page, ormai rassegnati...)

A me la Morte sembra una soluzione geniale.
Fate conto che ad ognuno di noi venga detto:
"Fai quel che ti pare, sappi solo che il tuo tempo su questa terra è limitato".
(...e qui darei un occhio a Mt 25,14-30)

Al che immediatamente mi chiederei: "Come posso impiegarlo al meglio?"... butto giù due idee:
  • "Ecco, diventerò un uomo ricco e potente, spenderò la mia vita in una scalata al potere senza pari: lavorerò notte e giorno e il mio nome resterà nella storia".

  • "Mi farò travolgere dai piaceri, dal vino, dalle droghe e farò sesso ogni notte con una donna diversa".

  • "Aprirò la mia mente ai grandi interrogativi, accumulerò un oceano di Sapienza e sarò faro per le generazioni future".

Ma al mio orecchio il re Salomone, il più grande d'Israele, mi sussurra:

"Vanità delle Vanità, tutto è Vanità"
(Piccola nota a margine: ho letto molte stimolanti discussioni sulla rispondenza del termine "Vanità" all'originale ebraico.
Io abbraccio "Vanità", con l'accortenza di spogliarlo del valore di "Frivolezza, Vanagloria" che gli attribuiamo oggi e riportarlo all'accezione di "Essenza di ciò che è Vano, Inutilità" che intendeva San Girolamo nella prima traduzione)


Come a dire che in nessuna di quelle attività troverò traccia di una Felicità persistente.

Poco più avanti in Qoelet si incontra il passo - che ho già riportato - in cui si assegna un tempo, un istante per ogni emozione e per ogni attività: ridere e piangere, amare ed odiare, nascere e morire.
E subito dopo Salomone chiude così:

"Ho considerato l'occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché si occupino in essa.
Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo, ma egli ha messo la nozione dell'eternità nel loro cuore, senza però che gli uomini possano capire l'opera compiuta da Dio dal principio alla fine.
Ho concluso che non c'è nulla di meglio per essi, che godere e agire bene nella loro vita; ma che un uomo mangi, beva e goda del suo lavoro è un dono di Dio."


Forse il trucco è tutto qui: finchè cerco di raggiungere uno stato di Felicità eterna ed immutabile rischio solo di rovinarmi la vita; imparando invece a godermi la vita in ogni suo istante, in ogni suo tempo, alla fine sono sicuro che esclamerò:
"Ne è valsa la pena!!"

PS ...inizio a convincermi che Salomone dovrebbe reclamare i diritti d'autore da "The Big Kahuna"... :-D

9 settembre 2008

[WV] Blue and Joy

Stavo già pensando ad un post molto cerebrale, quando - per fortuna ;-) - mi sono imbattuto su CurrentTV (quanto di meglio passa Sky, fidatevi!!) in un minidocumentario su Blue and Joy, ovvero il pupazzo triste più allegro del mondo ed il pupazzo allegro più disfattista.

Blue(ovvero "triste"):"La Felicità è dietro l'angolo!"
Joy:"Peccato che il mondo è rotondo."

Pure non avendo nessuna cultura in fatto di fumetti, c'è qualcosa di geniale ed artistico nelle storie di questi due pupazzi che mi coinvolge completamente... meglio ancora dei demotivational con cui vi ho ammorbato fino a poco tempo fa!!!