30 aprile 2008

26 aprile 2008

[VM] Noio volevom sabuar

Di ritorno da un blitz nel cuore di Milano.

Mentre percorro il corridoio di uscita a Capodichino ripenso ai miei passi che riecheggiano nell'enorme sala d'attesa semi-deserta dell' aereoporto di Linate all'arrivo.

Qui, invece, in pochi metri quadrati si è accalcata una vera e proprio folla in attesa.
Giuro di aver pensato "o aspettano qualcuno famoso, o mi stanno preparando il cappottone".

Intanto cerco di spiegare ad una coppia di turisti americani ed una famiglia francese quello che il giovane pulmanista prova a mimare da almeno 10 minuti: oggi è 25 aprile, non c'è possibilità di arrivare a Sorrento, troppo traffico e strada bloccata.
Se tutto va bene ci lascerà alla stazione di Vico Equense.

Loro sono avviliti, hanno la percezione che la loro vacanza in Italia sarà altro rispetto a quello che hanno sognato.
Allora provo a confortarli, gli dico che gli faccio strada io, che è semplicissimo.
In realtà però sto pensando che non riusciamo a prendere neanche l'ultimo aliscafo, e che l'unica alternativa è la Vesuviana delle 21:01 dalla stazione di Napoli Garibaldi... nè io nè loro mi sembriamo pronti a quest'atto di coraggio...

Un'ora e mezza dopo l'autista decide che Castellamare è sufficiente, ci sbarca tutti in fretta e furia su viale Europa, giusto davanti ad una pila d'immondizia, e riparte senza dare spiegazioni.

Osservo questa piccola truppa straniera attraversare con grande agitazione, immaginando semafori e strisce pedonali, evitando automobili a bordostrada che definire "parcheggiate" è eufemistico, assolutamente confusi dal caos, dai clacson, dalle sgasate dei motorini, dalle urla.

Provo a immaginare cosa farebbero, dove andrebbero a finire queste persone se non avessi deciso di accompagnarli a Via Nocera.

Penso al senso di ordine, di pulizia, di efficienza che mi ha pervaso nelle ultime 48 ore tra piazza San Babila e Cordusio.
E mi rodo dentro.

Da Come la vedo io


Probabilmente Milano è quello che Napoli vuol fare da grande, quando avrà deciso di scrollarsi di dosso questa adolescenza viziata e caparbia, riprovevole ma per certi versi sublime, che ci fa credere di poter dissolvere ogni problema con un tramonto a Via Caracciolo o un bagno a Mergellina.

21 aprile 2008

[VM] Un'ottima annata


"Un uomo dovrebbe riconoscere le sue sconfitte garbatamente così come festeggia le sue vittorie, Max.
Col tempo vedrai che un uomo non impara niente quando vince.

Perdere invece può condurre a grande saggezza.
Il nocciolo della quale poi è quanto sia più gradevole vincere.

È inevitabile perdere di tanto in tanto… il trucco è che non diventi un'abitudine."




In un periodo in cui piovono mazzate da ogni frangente anche una commedia non troppo originale può dire la sua...

15 aprile 2008

[VM] Scambio di voto


Un mio amico, che definirei molto più "nostalgico" che "liberale", ha commentato il risultato elettorale con un secco:

Giustizia è fatta


(... a te che stai leggendo, se vuoi firmati pure, io ti uso la cortesia dell'anonimato...)

Mi ha colpito molto... "Giustizia è fatta".

Magari è lì l'origine di tutti i mali della politica italiana, nel fatto che i due schieramenti usano la stessa parola per indicare concetti molto diversi.

La Giustizia , ad esempio, vogliamo che sia un valore personale o collettivo?
Che cosa ha a che fare, poi, con il Diritto?
Chi ed in che modo vogliamo che l'amministri?

Se non si è capaci di arrivare ad un accordo su questioni elementari ed al tempo stesso fondamentali come queste, allora è inutile che ci vengano a raccontare di riforme istituzionali e larghe intese.

10 aprile 2008

[VM] +27

C'è una frase che ultimamente mi rimbalza in testa quando mi sorprendo in eccesso di esaltazione o di avvilimento, o semplicemente quando mi sorprendo e basta.
La incontrai in una versione di latino di seconda liceo, Terenzio credo...
Eccola, in tutta la sua potenza lapidaria:

Homo sum, nihil humano alieno puto

che in italiano suona molto + blandamente:

Sono un uomo, non ritengo estraneo nulla di umano

traduzione sciatta e maldestra, alla quale si lascia nettamente preferire quella suggerita dalla filologa G. Nannini:

...siamo carne e fiato...

Ecco, questa mi sembra davvero una cosa da tenere a mente.

Auguri.

3 aprile 2008

[VM] Bella d'estate

Chi un po' mi conosce sa bene che sarei capace di ricordare produttore e data di pubblicazione di una qualsiasi canzone da discoteca dal '90 ad oggi, ma sulla musica italiana alzo le mani...

Forse per rifarmi o forse solo per curiosità ho comprato (...e sottolineo COMPRATO ;-)) l'ultimo album dei Neri per Caso che si chiama Angoli Diversi.

L'album si compone di dieci cover di pezzi italiani ricantati con la partecipazione degli autori originali: Via con Baglioni, 7000 caffè con Britti, Ci vuole un fisico bestiale con Carboni, Balla ballerino con Dalla, solo per citare quelle che preferisco.

Ascoltando, ho incontrato una canzone che non conoscevo.
Si chiama Bella d'estate, scritta nell'87 da Mango e Dalla.
L'ho sentita anche nella versione originale, ma preferisco quella più fresca e ritmata che c'è in questo CD.

Non sarà una pietra miliare del pensiero occidentale, ma racconta una storia che ho vissuto più volte, da ogni prospettiva e che pertanto riconosco come mia.
Ne appunto il testo qui sotto, chissà che non ci sia qualcun altro di voi coinvolto in queste strofe...

È solo un addio,
credimi, io non ci penso mai.
Vedo che hai pianto,
tu lo sapevi, ma da quando ?
Bella d'estate vai via da me...
Notte d'incanto
è bello vedere le luci laggiù...
io sono stanco
non voglio parlare... parla tu...
bella d'estate vai via da me...
Forse perché ti credevo felice così
proprio così, fra le mie braccia...
forse perché ci bastava arrivare fin qui
come onde di notte sulla spiaggia!

Piccoli fuochi,
noi siamo zingari di periferia,
i nostri sono giochi
che durano poco
e la notte li porta via...
bella d'estate vai via da me...
Forse perché ti credevo felice così
proprio così, fra le mie braccia...
forse perché ci bastava arrivare fin qui
come onde di notte sulla spiaggia, oh !

Chiudi gli occhi se ti senti per sempre così...
ancora qui tra le mie braccia...
per tutti e due basterebbe tornare fin qui
come onde di notte sulla spiaggia...