29 ottobre 2010

[PIF] Posi-tana 1: l'evidenza

Brigadiè io ve lo torno pure a spiegare daccapo, ma se voi non mi volete credere ditelo subito e fate quello che dovete fare, senza che perdiamo altro tempo nè io e nè voi.

Cozzolino Antonio, residente a Sant'Antonio Abate in via... vabbene, le generalità le avete: e allora che vi devo dire?

Di nuovo.
"Che ci facevo sulla statale 163 l'8 di agosto alle ore 17 e 50".
Cominciamo daccapo.

Brigadiè ma secondo voi che ci fa uno l'8 di agosto sulla via di Positano?
Torna dal mare, no? Vi pare così improbabile?

La bottiglia, ho capito.
Ci sto arrivando.
La bottiglia per la benzina me le porto sempre quando vado in costiera.
E ve le portereste pure voi se vi fosse mai capitato di restare a piedi all'altezza di Tordigliano e di spingere il motorino fino a Meta o a Positano.
Che poi "restare a piedi"... a me hanno fatto il risucchio quella volta Brigadiè, ho trovato la pompa della benzina staccata.
Ma tanto voi fermate la povera gente e fosse una volta che prendete quelli che rubano davvero...

No, io non divago, però nemmeno è possibile che...

Brigadiè - ngopp o bben 'e mammà - quello zio l'avrò visto un paio di volte e quel terreno non so manco dove si trova.
Per me che voi dite Nocelle, Monte Pertuso o Katmandù è la stessa cosa.

E poi scusate, ma perchè dovrei essere stato io a incendiare il terreno della buonanima di mio zio?
Io 'sta cosa proprio non la riesco a capire...

23 ottobre 2010

[PIF] Il doppiofondo

Claudio usa un doppiofondo, ed io l'ho scoperto.
Potrà ingannare gli altri con l'espressione rassicurante del viso, la voce pacata e le movenze misurate, ma non me, che sono prestigiatore come lui.
Non sarà deontologicamente corretto, ma sono convinto che è meglio svelare il trucco quando un gioco non riesce, così il pubblico crederà che si è sbagliato apposta, per fine didattico.
...e poi non esiste albo per gli illusionisti, per cui io svelo.

Allora: Claudio usa un doppiofondo.
L'ha sistemato lì, sul retro degli occhi.
Lo nasconde al pubblico con pupille dal magnetico color nocciola intenso.
Poi distrae chi riuscisse a superare quell'ostacolo con un leggero velo di lacrime.
Ma voi non fatevi ingannare, il doppiofondo è proprio lì dietro.

Claudio guarda la sedia vuota dell'ufficio, la gente accalcata intorno a lui nell'autobus, gli studenti all'uscita dalla scuola ed intanto nel doppiofondo proietta, sovrapponendo le immagini alla realtà.
Proietta la sua ex moglie, che nemmeno adesso riesce ad odiare e soprattutto i due piccoli figli dagli occhi scuri come due nocciole.

Al ritorno dal lavoro se li ritrova ad aspettarlo nella stanza d'albergo vuota e decide di portarli al parco a giocare sulle altalene.
Dalla finestra si guarda percorrere con loro la strada di passeggio di quella città lontana, li vede entrare dal cancello principale del parco, correndo verso i giochi.
Ma l'altalena stasera è occupata, c'è già un papà che spinge la figlia.

Claudio allora fissa le luci della città all'imbrunire e soffia in un lungo sospiro il crampo che gli ha preso dalla gola allo stomaco.
Poi, piano, chiude la finestra e spegne il giorno nel letto vuoto come una sigaretta nel posacenere.

20 ottobre 2010

[QEV] Maestri

Inserisco due video .
Il vescovo che parla è stato mio parroco per tanti anni: non ne condivido molti atteggiamenti e nemmeno sono d'accordo su tutto quello che dice qui, ma lo ritengo una persona intelligente e senz'altro meritevole di ascolto, sia quando parla di Mondo sia quando parla di Chiesa.
Su tanti degli argomenti trattati abbiamo espresso in passato su queste pagine le nostre diverse posizioni laiche: è giusto ascoltare anche la voce del clero, sia pure di una parte di esso dalla visione - a mio parere - assai "progressista".
Mi farebbe davvero piacere avere qualche commento a riguardo.



17 ottobre 2010

[QEV] Insistere

Ci sono Campioni e campioni.
Ci sono i Diego Maradona, i Michael Phelps, i Valentino Rossi che fanno uno sport diverso rispetto agli altri, trasudando talento pure quando fanno la pipì...

Poi vengono i mortali.
Tra mortali di solito vince chi è pronto a sputare più sangue, chi è meglio disposto a sopportare la sofferenza.



Qui sopra Massimiliano Rosolino, detto "il cagnaccio" per la sua attitudine a non mollare neanche un centimetro.
Chi ha un minimo di familiarità col nuoto guarda le immagini subacquee degli ultimi 50 metri e riconosce la miscela di acido lattico, sforzo e adrenalina che spinge l'atleta azzurro nel sorpasso a Tom Dolan (non proprio l'ultimo dei pirla...)

Insistere.
Anche questo insegna il Nuoto.
"Io vado fino allo svenimento: se poi sei capace di venire fin lì con me e di uscirne indenne, arrivando davanti, sarò il primo ad applaudire".

Alle volte - per mia fortuna - finisco per applicare questi insegnamenti anche fuori dalla vasca.
Più aumentano le difficoltà, più calco la testa tra le spalle e batto forte le gambe.

...insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole,
convinci, rimprovera,
esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza.


(2Tim 4,2)

13 ottobre 2010

[POST-IT] Federalismo generazionale

"Non  è un paese per vecchi"
Mica va dimostrato.
Guarda la signora cinquantenne che si ammazza di yoga e pilates.
Compatisci la sua dipendenza da cereali, crusca e botulino.
Prova a spiegarle la Morte, se ci riesci: lei l'ha rimossa.
Lei si sente davvero in competizione con le ventenni, vuole esserlo.
Che pena.

Ma non è neppure un paese per giovani.
Uno su tre non lavora.
Tu, tuo fratello e tua sorella non potete lavorare contemporaneamente: chi di voi lavora, ruba lavoro all'altro.
Al  Sud è anche peggio, naturalmente.
Per comprare una casa appena decente bisogna indebitarsi per il resto dell'esistenza.
Con queste premesse ci vuole fegato a sposarsi e mettere su famiglia.

Direi che è un paese per vecchi malati di giovanilismo e per giovani che si prestano loro per opportunismo.

Esclusa questa depravazione, l'unica possibilità di tenere in piedi il paese è COLLABORARE tra generazioni,  genti, culture diverse.

Che vuol dire, per chi non volesse capire, farsi carico dell'altro che chiede aiuto senza fare domande, contribuendo con lavoro che non mi spetta, fosse pure erogato a perdere.


E invece la tv manda Borghezio che elegge Miss Padania...

6 ottobre 2010

[QEV] Pane Quotidiano

http://maurobiani.splinder.com
La questione che mi pongo è questa:
"La ricchezza per un cristiano è da considerarsi un bene o un male?
E' una cosa ammissibile o andrebbe perseguito il pauperismo più stretto?
E qui mi riallaccio a vecchie discussioni sullo sfarzo delle Chiese, la ricchezza delle casse vaticane, i bimbi poveri che muoiono di fame, bla bla bla...

Pongo la domanda proprio ora, dopo essermi debitamente accertato che si è chiuso il ciclo di Vangeli domenicali dedicati all'argomento.

Cosa ne ho dedotto?
Che - a parer mio - nemmeno Gesù Cristo pensava che la ricchezza era un male; non in senso assoluto, almeno.
Lui sottolinea però un rischio connesso alla ricchezza più che a ogni altra realtà materiale: l'asservimento.
Perchè la ricchezza tende ad isolare dagli altri, innescando i meccanismi perversi dell'Avidità, ovvero la necessità del prendere, e dell'Avarizia, ovvero la difficoltà nel dare.
L'individuo si scava così una sorta di abisso intorno, impedendosi qualsiasi relazione costruttiva con gli altri: questo è ciò che va contro il Vangelo!
Ecco perchè "non si può servire Dio e il Denaro" (Lc 16,13)!!!

C'è di più.
Il termine "ricchezza" oggi ha una connotazione un po' diversa da quella di 2000 anni fa.
Allora misurava campi, capi di bestiame, schiavi e gioielli: una capra era una capra, non esistendo capre turbodiesel, nè con pezzatura griffata Alviero Martini.

Oggi invece la ricchezza ha a che fare con la quantità di consumi e con la qualità della vita.
Voglio dire che oggi la ricchezza non si persegue più soltanto per accumulo; esistono altri sistemi: arrampicamento sociale, carrierismo, speculazioni, etc.

Se davvero la Chiesa si sforzasse di "Dire Dio all'uomo, oggi", questo dovrebbe dire in ogni piazza, in ogni omelia, davanti ad ogni platea:
Nessuno dei sistemi suddetti è compatibile con il culto di Dio.

Basterebbe avere credibilità nel dirlo...

2 ottobre 2010

[PIF] Signori si nasce

Stasera passerò la notte al palazzo di Via XX Settembre, quello sotto il cui ampio porticato si concentrano i negozi delle migliori famiglie genovesi.

Prima di coricarmi, ripeterò come un mantra la medesima sequenza che pratico ogni volta che vado a dormire lì.

Alle 22:00 esatte controllerò l'ora sull'elegante Longines con cassa in oro 18 carati.
Poi mi guarderò distrattamente il viso nel grande specchio d'argento.
Scorrerò il lungo elenco di prestigiose acque di colonia, finendo per non sceglierne nessuna per la notte, come al mio solito.
Infine, prima di coricarmi, mi riempirò gli occhi dei mille riflessi colorati provenienti dalla vetrinetta in cui sono esposte le bomboniere di Swarovski.

A quel punto disporrò i miei cartoni alla meglio sul gradino davanti al negozio e lì proverò a prender sonno.