27 febbraio 2011

[VM] Buon compleanno - 3

Articolo 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Sull'eguaglianza davanti alla legge si è detto e stradetto negli ultimi anni, tanto da far passare in secondo piano il discorso sulla "pari dignità sociale" tra cittadini, che invece è altrettanto importante.

In Italia non può accadere che i tempi di erogazione di un servizio pubblico, le sue modalità o la sua qualità possano variare da cittadino a cittadino.
Dalla durata dei processi agli accertamenti fiscali, dalle procedure fallimentari all'accettazione di richieste di condono, dal posto all'asilo per un bambino al ricovero in ospedale per un anziano tutto è obbligato a procedere in maniera paritaria tra cittadini di ogni estrazione sociale.
Se così non succede, allora siate certi non vi trovate in Italia.

Il secondo comma, per certi versi, deroga addirittura il primo.
I cittadini sono uguali davanti alla Legge e hanno pari dignità sociale MA alcuni sono "più uguali degli altri": la Repubblica - ovvero l'insieme delle persone che si definiscono Italiane - si impegna infatti a rendere concreta quotidianamente questa eguglianza, favorendo non i cittadini più influenti o più benestanti, ma quelli che si trovano in condizioni di disagio sociale o economico.

E su questo comma - scusate - ma non riesco a dire altro senza scadere nella volgarità...

24 febbraio 2011

[VM] Buon compleanno - 2

Articolo 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Qui già si va sul complesso...
Tralascio il pippone su cosa si debba intendere per "diritti inviolabili".
Interessante invece il fatto che questo insieme di diritti siano riconosciuti tanto ai singoli quanto alle FORMAZIONI di cui essi fanno parte, come ad invitare gli Italiani a riunirsi, a far gruppo, a partecipare insieme alla vita del paese.
(Se qui aggiungo "...e invece quanto disinteresse, quanto menefreghismo..." sembro il pensionato sulla panchina del parco, vero?).

Ma è la seconda parte dell'articolo che è sorprendente.
Gli Italiani hanno per PRIMO DOVERE INDEROGABILE quello di SOLIDARIETA' - ovvero essere come uno solo - in ambito POLITICO (???), ECONOMICO (?????) e SOCIALE (??????????).

Chissà a che Stato pensano di appartenere politici pronti a scannarsi sulla più piccola fesseria e ricchi benestanti che ostentano le proprie facoltà alla faccia delle famiglie che non arrivano a fine mese...

20 febbraio 2011

[VM] Buon compleanno - 1

In pochi sanno che Novi Ligure - a dispetto del nome - si trova in Piemonte.
I più la conoscono per fatti di cronaca o magari per le fabbriche di cioccolata - Pernigotti e Novi, appunto.
Di Novi io ricordo invece con piacere la piazza antistante la stazione, intitolata con notevole sensibilità a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
In quella piazza campeggiano dodici colonne di plexiglass - che a suo tempo provai a fotografare con pessimi risultati - illuminate con neon dall'interno, sulle quali sono incisi i primi dodici articoli della Costituzione.

In vista dei festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia - dei quali la stesura della Costituzione è stata punto cuspidale - vi porto con me in quella piazza in una fredda sera di novembre.



Articolo 1

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul Lavoro.

La Sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.


Non sono un giurista, faccio ragionamenti elementari, della cui banalità quasi mi vergogno.
Per esempio quelli che scrissi un po' di tempo fa in questo post, dedicato proprio all'Articolo 1.
O per esempio il fatto che viene prima la Costituzione, poi il popolo, poi i suoi rappresentanti - non il contrario.
O - infine - il fatto che chi vuol farsi re ha sbagliato stato.

16 febbraio 2011

[PIF] Una donna forte - diapositiva 6

Dove finisce la strada asfaltata ed inizia quella sterrata c'è una chiesa addobbata a festa.
Sui pochi gradini ci sono bambini che restano fermi all'ombra per non sudare ed altri che si sporcano il vestitino nella polvere.
Ci sono uomini annoiati e donne che spettegolano.
Ci sono parenti che non sarebbero voluti venire e le mogli che li hanno costretti ad andare.
Ci sono amiche di sempre in apprensione e alcune non invitate, lì solo per malignare.
Ci sono pure le zie raggianti e la mamma come una madonnanera.

C'è una macchina elegante ferma davanti al sagrato.
Dietro i vetri oscurati c'è una ragazza vestita da sposa - mica un animale da circo - che per scelta o destino non ha nessuno affianco proprio adesso che le gambe incominciano a tremare.
Prova a calmarsi, non ci riesce, sente arrivare la crisi di nervi insieme ad un colpo dall'interno contro la parete della pancia.
Sta per dire all'autista di riportarla a casa.

In fondo alla navata, ai piedi dell'altare, c'è un marito.
Lui sente il silenzio invadere all'improvviso l'interno della chiesa dall'ingresso.
Allora, lentamente e con scarsa dimestichezza, si gira.

Come a rubare un petalo alla margherita del tempo, c' è un secondo che passa solo fuori, ma non all'interno di quella macchina - per un istante due cuori lì dentro si fermano.

La ragazza vestita da sposa dimentica il resto, apre la portiera, cala il velo come fa un militare con la visiera e, a passo spedito, risale la navata tra la folla.

(The End)

12 febbraio 2011

[PIF] Una donna forte - diapositiva 5

Carmine vive di spalle.
Di spalle dorme, accucciato su un fianco, raccolto su se stesso come un uovo o un gomitolo.
Di spalle prende pullman e metro, che a guardare fuori dal finestrino nel senso di marcia, con tutto quel paesaggio, quelle luci, quelle gallerie che arrivano addosso a piena velocità gli viene il voltastomaco.
Di spalle comincia a lavorare la mattina prima del sole - faccia sporca di calce a pochi centimetri dal muro - e di spalle lo trovi la sera a stuccare una crepa o a rifinire un tinteggio quando i colleghi sono andati già via da un pezzo.
Poi di spalle ritorna a casa, e ancora di spalle contro il muro della cameretta per suo figlio.

Carmine un giorno si girerà.
Sarà quando avrà pareggiato con lo scorrere di rullo e spatola la distanza che lo separa dal posto in cui è nato.
Sarà quando avrà condonato con il lavoro il peccato originale di essere nato altrove, in un posto che non da -perchè non può dare - nè casa nè famiglia.
Sarà quando sentirà la sensazione fisica del ciclista che ha scollinato, che sa che fino all'arrivo si va in discesa.
Sarà quando avrà il coraggio di guardare sua moglie in fondo agli occhi, senza bisogno di porre domande nè di cercare risposte.

7 febbraio 2011

[PIF] Una donna forte - diapositiva 4

Non me lo dice, il dottore, ma lo fa capire uguale.
Messo alle strette impugna le percentuali - ma qui si tratta di un figlio che nasce, non di eleggere il sindaco del paese.

Tu che sei sotto la pancia, che mangi se io mangio, che dormi se io dormo, che batti se io batto, beh... sappi che sei storto.
Nascerai storto, ereditando naturalmente da una mamma storta, perdipiù incapace ed insofferente a relazioni "dritte".
Eppure questo ti rende più bello ai miei occhi, come qualcosa di inconfutabilmente mio.

La mia di mamma, invece, china la testa sul lavoro a maglia - uno storto maglione celeste - per evitare di incrociare il mio sguardo.
Vive la mia condizione come una pena da espiare, come una vergogna verso la quale ostentare indifferenza per cercare di sopire le chiacchiere di paese - ottenendo ovviamente l'effetto contrario.
Perfino dell'incombenza della severità ha deciso di disfarsi, affidandola alla foto del babbo che da un mese  troneggia sulla mensola all'ingresso.

Né io né tu le faremo cambiare idea, resteremo per lei  entità estranee e misteriose.
Ma anche questo ci unirà più forte.

Carmine ci vuole sposare.
Me e te.
Non vuole nemmeno sapere se tu sei suo o di Lorenzo (e se lo sapesse, chissà se vorrebbe sposarci ancora...)
Era affianco a noi, davanti al ginecologo, sudato e balbuziente.
Prima di entrare mi ha messo la mano ruvida sulla pancia e ha detto:
"Voi siete la mia casa"
E quando siamo usciti di nuovo, la stessa frase con lo stesso tono, come se il dottore nel frattempo avesse detto:
"E' forte, sano, ed ha gli occhi azzurri"
E questo - tu non puoi saperlo ancora - è molto.

Ma gli occhi azzurri meglio di no, che Lorenzo ce li ha uguali.

4 febbraio 2011

[PIF] Una donna forte - diapositiva 3


Da: avv. Lorenzo Longobardi
Oggetto:...

Te lo scrivo su FB, che chissà perché ti ho ancora tra gli amici.
Ma non cancellare subito questo messaggio, leggi prima fino in fondo.

Sono passato in parrocchia e ho visto la pubblicazione: Anna e Carmine.
L'ho fissata per minuti, in attesa di una reazione forte, tipo rabbia, invidia o gelosia.
L'unica cosa che mi è venuta in mente è stata:
"... Carmine ... mi ha lasciato per uno che si chiama Carmine ..."

Dopo sette anni insieme è un po' pochino, confesso.

In fin dei conti hai avuto ragione tu, che non hai paura di ricominciare non da zero - bada bene - ma addirittura con l'handicap.
Appartieni a quella genìa di persone che per sentirsi vive hanno bisogno continuo di problemi con cui misurarsi, meglio se notevolmente più grandi di loro, perché - nonostante lo stress che gli provocano - sono proprio ciò che più li fa sentire vivi.
Le cose con me sarebbero venute gratis e questo non sei mai riuscita ad accettarlo.

Allora - sai che c'è? - non mi interessa neanche più sapere se ci sei andata a letto mentre stavi ancora con me, o quando avete fatto il figlio che vi fa correre all'altare.
(Non è "preferisco non saperlo", è proprio "non mi interessa")

Permettimi solo di augurare a te e a Carmine - ma senza cattiveria - ogni genere di difficoltà.
Difficoltà grandi e piccole, problemi complessi e  preoccupazioni di ogni genere.

Lo faccio così sfacciatamente soltanto perché - in fondo - sono sicuro che così sarai autenticamente Felice.

Auguri

2 febbraio 2011

[PIF] Una donna forte - diapositiva 2

"Pare che la figlia della sciura Antonietta si sposi"

"Spetta che tolgo il casco che non capisco"

"Anna, la figlia della sciura Antonietta... si sposa... ci sono le pubblicazioni."

"Ah davvero?
E chi sposa?
Quel bel giovanotto con cui è fidanzato da tanto?
Il figlio dell'avvocato Longobardi, nè vero?"

"E no mia cara, lì è lo scoop.
Ha mollato l'avvocatino e sposa un terrone,
uno di quelli senza arte nè parte che lavorano all'impresa edile"

"Ma và...
Spetta eh...
(...la tinta un po' più scura della volta scorsa,
che quando sono uscita sembravo Vanna Marchi...)

E da quant' è che sta col terrone?"

"Una cosa recente,
saranno un paio di mesi"

"Non sarà mica incinta?"

"E chi lo sa...
sarà suggestione, ma a me pareva un filo più tondetta..."
(sorrisino d'intesa)

(ammiccamento)
"Tutti così meridionali, extracomunitari ed immigrati:
un preservativo nemmeno sanno da che parte si mette!
Metti che lei voleva solo divertirsi una sera..."

"(...L'asciugatura spazzola e phon,
non con il casco, che mi si bruciano i bulbi...)"