22 ottobre 2007

[QEV] Tradimento ed Adulterio


Di ritorno dalla visione della nuova commedia di Salemme "Sotto Mentite Spoglie".
Il film è molto divertente, Salemme recupera quel brio e quella creatività autorale che erano un po' offuscate in "Olè".

Il tema è quello del tradimento, magari poco originale, ma che alla fine coinvolge matematicamente il pubblico.

Che cos'è il tradimento? In che momento si consuma?
Nell'immaginare situazioni erotiche con persone diverse dal partner(vedi Nicole Kidman in "Eyes Wide Shut")?
Nel desiderare intensamente un altro (come una straordinaria Diane Lane in "Unfaithful")?
Nel fare sesso con un altra persona, pur evitando coinvolgimenti affettivi(come, ad esempio, nel film di Salemme)?
O forse il tradimento c'è già nell'istante in cui semplicemente si è insoddisfatti del proprio partner, magari senza neppure frequentare o desiderare altri (tema di fondo de "L'ultimo bacio")?
Ovviamente non ho risposte a tutte queste domande, però faccio due osservazioni.

La prima è etimologica.
Tradire deriva da "tradere", letteralmente "consegnare"; per alcuni l'accezione negativa del termine deriva dalla consegna - "tradimento", appunto - di Gesù alle autorità da parte di Giuda.
Dunque "tradire" letteralmente indica questo "consegnarsi", fisicamente o mentalmente, ad un altro diverso dal proprio partner.
Altro è l' Adulterio, che deriva da "ad alterum" o per alcuni da "ad ulterior", ovvero "verso cose altre, ulteriori", dove l'accento è posto sulla mancanza, sull'insoddisfazione insita nel rapporto che muove l'adultero alla ricerca di cose che siano altre, ulteriori appunto.
Dunque Tradimento ed Adulterio sono due realtà differenti ed indipendenti, anche se spesso accade che l'Adulterio sia la causa che spinge al Tradimento.
Personalmente sarei molto più preoccupato dall'Adulterio che non dal Tradimento.

Seconda notazione:

Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo,
gli dicono: "Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio.
Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?".
Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo.
Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.
E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro:
"Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei".

[Benchè nessun sacerdote ne parli mai in omelia, mi sembra ben chiaro quale sia il "peccato" a cui si riferisce Gesù"]

E chinatosi di nuovo, scriveva per terra.
Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.

Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo.
Alzatosi allora Gesù le disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?".
Ed essa rispose: "Nessuno, Signore".

(Gv, 8,3-10)

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