2 dicembre 2010

[QEV] Avvento I - Desolazione

Per andare da qui a Natale ho scelto di accompagnarmi ad un libro.
A Natale pubblicherò titolo, autore, editore e numero di pagine.

Della vostra terra nulla si salva,
come un organismo che abbia un cuore marcio.


Dalla pianta dei piedi alla testa 
è un fiorire di ferite e lividure,
e piaghe aperte che nessuno ha intenzione di pulire
nè di fasciare,
nè di medicare.


Il vostro paese  è allo sbando,
le vostre città al tracollo.


La vostra campagna,
sotto i vostri occhi,
è deturpata dallo straniero;
è una desolazione,
come i resti di Pompei.


Quel che resiste è abbandonato a se stesso,
come una capanna in una vigna,
anzi come un casotto in un campo di cocomeri,
anzi come una città assediata.

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