15 gennaio 2010

[PIF] Latte di mandorla

Nel bagno di una casa adiacente la metro c'è un uomo davanti allo specchio.
Tutto il peso spostato sui palmi delle mani, a loro volta puntellati sullo spigolo del lavello.
Nel punto di contatto la carne sbianca e il sangue fluisce a rilento.

Nella stanza affianco un'anziana urla e bestemmia in dialetto strettissimo.
Ai piedi del letto una bottiglia di grappa sbava languidamente sul pavimento, dopo aver trascinato nella caduta dal comodino una cornice fotografica.
Nel suo lento scorrere il fiume di grappa mescola scaglie di bottiglia e di cornice e sbiadisce la foto del defunto padrone di casa, ritratto da giovane in posa da attore.

L'uomo nel bagno si sente mancare, crede di svenire.
Allora sciacqua la faccia piccola e gialla a rapidi schiaffi di acqua fredda.
La nebbia che gli nasconde lo specchio alla vista pare così diradarsi e torna pure la percezione delle urla della donna.
Non che riesca a capirle, naturalmente; non ci riuscirebbe nemmeno se fosse italiano.

Sospira davanti allo specchio e da un giro veloce a un mappamondo che tiene a portata di mano in una stanza del suo cervello.
Lo ferma mentalmente sul suo paese e poi ingrandisce il dettaglio della regione, della cittadina, della casa natìa, di sua mamma e suo padre, di sua moglie ed i suoi figli.
Mentre distingue il suo nome nella sciarada di suoni proveniente  dalla stanza adiacente, strizza dagli occhi a forma di mandorla una lacrima, bianca, per casualità o coincidenza.

Aspetta che la lacrima arrivi alle labbra.
La beve.
Rassetta velocemente i capelli ed esce del bagno.
"Plego signoool".

2 commenti:

  1. qui mi sono quasi emozionato!!
    Grande Depa!

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  2. allora dovrò fre di meglio, per riuscirci appieno... ;-)

    PS avete aperto la bottiglia che vi portai a Natale???

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