23 febbraio 2008

[QEV] III di Quaresima - Barabba

Non so di preciso se queste cose le scrivo per me o perchè siano lette dagli altri.
Non so neppure se siano morbose o interessanti.
So solo che sto macinando pagine e pagine di fonti per riuscire a scrivere qualcosa di verosimile e stimolante.

I commenti sono aperti a tutti, per ogni tipo di riflessione, insulto o chiarimento... compresa la battuta sugli "Zebedei figli di Zebedeo" ;-)


Barabba













The Bible and its Story Taught by One Thousand Picture Lessons, "Dacci Barabba"


Sono venuti prima dell'alba.
Svegliato di soprassalto dallo schianto della porta buttata a terra, nemmeno il tempo di realizzare e dal buio sono spuntati calci, schiaffi, bastonate, frustate, pugni.
Poco prima di svenire ho sentito la voce profonda del centurione che gli ordinava in latino di fermersi, di legarmi, probabilmente di portarmi a Pilato.
L'ultima cosa che ricordo erano le loro smorfie di rabbia, gli occhi che scoppiavano di collera nel chiarore delle torce.
Cani ad un guinzaglio appena più corto della distanza che li separa dall'osso.

Mi sono svegliato in prigione e gli altri mi hanno spiegato del tumulto che era scoppiato, del soldato romano ucciso, della collera di Pilato che non voleva rivolte a Gerusalemme nei giorni della Pasqua, e dell'ordine di prendere me, Bar Abbas il brigante, e farne un esempio per tutti.

In cella dicevano che magari mi andava bene.
Forse mi avrebbero fustigato davanti al popolo, e poi mi avrebbero rilasciato.
Intanto, però, i soldati nel cortile preparavano la traversina per la croce, fissando la mia grata.

Poi è successo un fatto straordinario.
I sacerdoti hanno portato a Pilato un Profeta, una specie di Guaritore credo, sostenendo che si era proclamato Re e che, secondo la legge romana, doveva morire per questo.
Ho realizzato immediatamente: io e Lui eravamo merce di scambio, pedine di una complessa partita politica.
Da una parte io, Bar Abbas il brigante, il sovversivo, il nemico giurato dei romani ed i sommi sacerdoti in mio soccorso; dall'altra un cocciuto Nazareno ed un governatore romano senza spina dorsale che cercava disperatamente di salvarLo.

Ho intravisto una piccola speranza, che è cresciuta dentro di me, fino ad esplodere all'urlo della folla... "Chi volete che vi liberi?", e loro: "Bar Abbas".

Da domani dovrò tornare a nascondermi, ma oggi sono libero ed intoccabile a Gerusalemme.
E potrò perfino seguire lo spettacolo della fine di questo Nazareno, a cui toccherà - senza nessuna colpa - la collera, il dolore e la croce che erano preparati per me.

4 commenti:

  1. Ammiro la tua dedizione. giuro!

    Avrei voluto postare anche io per pasqua un articolo interessante... ma la mia indole polemica mi avrebbe fatto accendere solo un focolaio inutile.
    Ad esempio, al posto tuo, mi sarei fermato troppo sul fatto che la frase "Volete che liberi Gesù il nazzareno o Barabba" si pronunci in aramaico esattamente come "Volete che liberi gesù il nazzareno o Il figlio di Dio?" (dato che letteralmente "Bar Abbas" vuol dire figlio di Dio).
    Continua, sono davvero curioso di vedere dove vuoi arrivare.

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  2. Zù hai colto nel segno...

    Volutamente ho riportato il nome di Barabba nella forma che sposa la sua etimologia più comune.
    (Va detto, ad onor del vero, che nei manoscritti più antichi compare invece nella forma "Bar Rabban", ovvero "Figlio del Maestro" -vedi qui- che aprirebbe ancora altri scenari...)

    La mia idea di fondo non è di puntare il dito sul cosidetto "mistero di Barabba", (si veda, ad esempio, questo ottima spiegazione), ma piuttosto di dare maggior risalto alla straordinaria chiosa che appone Matteo alla scena della crocifissione:

    Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia (...) dissero: «Veramente, costui era Figlio di Dio»
    (Mt 27,54)

    Come a dire: quello che è stato liberato, che pure è Bar Abbas, non ha nulla a che vedere con Quello appeso alla Croce, che è in Verità il Figlio di Dio.

    Guarda caso solo Matteo riferisce che Pilato pronunciò la frase "Chi volete che vi liberi, Bar Abbas o Gesù, detto Cristo?"

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  3. come va a finire??...che questo diventa il blog consigliato dalla CEI....che depa diventa il nuovo predicatore e zulin un moderno centurione (Non perchè odi i predicatori....ma lui si sa, fa sempre l'avvocato del diavolo).
    BTW
    Chissà se la folla in realtà urlando Bar Abbas non volesse salvare il figlio di dio....quello "vero".A questo punto potrebbe esserci stato un equivoco e mi immagino i commenti finali "ops...era l'altro"......"ma sto Bar Abbas che abbiamo salvato non l'ho mai visto al tempio"...."hmm....non saprei, al Getsemani è sempre così buio".
    BTW(2)
    Ho l'impressione che da queste letture l'elemento che venga fuori sia l'umanità dei personaggi: il malessere degli invidiosi, l'ottusagine del popolo, la vigliaccheria dei politici, la fragilità dell'amicizia.A finale è una brutta storia, sia che sei predicatore, sia che sei centurione......certo se sei centurione è meglio:D

    Depa continua così....ancora per poco però..:D

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  4. ... ok, solo un altro paio, promesso :-D

    (Anche perchè sennò la CEI mi piglia a calci... ;-))

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