18 marzo 2011

[QEV] Tu, Altrui - I

C'è un libro di De Luca - In nome della Madre -
in cui l'autore si accosta al Cuore di Maria mentre è piena di Grazia.

Per questa Quaresima ho scelto di produrne un indegnissimo controcanto,
affacciandomi in quel Cuore nel momento più delicato.
Mutuo il titolo da un altro libro di De Luca  - Tu, Mio -
perchè ad ascoltare quel Cuore, lo si sente soffiare "Tu, Altrui
"




"Darai peso a tuo padre e tua madre"
E' il quarto, lo conosci bene.
Lo affidasti a Mosè sul Sinai e secoli dopo sei venuto a commentarlo di persona, poco più che bambino, davanti ai dottori del Tempio.

Era di questi tempi, tornavamo dalla Città dove eravamo saliti per la Pasqua.
Yosef in testa alla carovana tra gli uomini ed io in coda tra le donne ci mettemmo un giorno e mezzo di cammino a capire di averti perso, ed un altro giorno e mezzo per tornare a Gerusalemme a cercarti: tre giorni in tutto.
Tu, intanto, non ti eri mai mosso dal Tempio.

Ricordo quello che dicesti appena entrammo, trafelati e sconvolti:

Non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa di Dio
che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto

Ricordo pure lo sguardo rassegnato di Yosef, che non avrebbe potuto correggerti neanche quella volta.



Saliremo ancora quest'anno a Gerusalemme, nonostante il mio affanno e gli acciacchi di Yosef.
Troveremo una taverna e faremo secondo quanto prescritto: mangeremo il pane azzimo e le erbe amare.
Chissà intanto tu dove sarai e con chi.

E' scritto pure che quella sera il figlio chieda al padre di raccontare la Storia della Salvezza di Israele.
Quella Storia l'hai scritta Tu, eppure Yosef te la racconterebbe ancora.

"Dai peso a tuo padre e a tua madre" - è scritto - "in modo che si allungheranno i tuoi giorni sulla Terra".

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