9 ottobre 2009

[PIF] Scacco Matto

Apparecchierò anche stasera la misera cena - posto per uno, oltre che per la sola stella nella fetta di cielo a sbarre che mi spetta.
Poi, sparecchiato il tavolo d'acciaio, disporrò al centro la scacchiera consunta e su di essa i pezzi, uno ad uno.
Dal nero al bianco, dalla torre al re ed infine i pedoni.
Quando anche l'ultimo di loro avrà occupato il suo posto ci sarà una pausa di silenzio e poi la voce rauca di 'on Gaetano detterà: "C2 in C4".
Venticinque anni ad una parete di distanza ed ogni sera la stessa apertura.

Devo tutto a lui, che mi ha preso ragazzo di strada e mi ha insegnato un mestiere.
Assassino per necessità, imparai ad uccidere senza pietà, rancore, esaltazione e perfino senza infliggere sofferenza.
Togliere una vita, del resto, richiede la delicatezza dello spegnere candele con la forza del fiato.

'on Gaetano gioca sempre la stessa partita, variante della Inglese.
Io seguo il suo gioco, sicuro che al momento propizio tentennerà con l'alfiere.
Come quando ci presero insieme, in spedizione per un regolamento di conti: feci appena in tempo a buttare la pistola nel fiume. Lui esitò, infliggendosi dieci anni di pena aggiuntivi, a cominciare da domani.

Sono tentato di fargliela vincere stasera.
Lui non gradirà, ma merita almeno questa soddisfazione.
Che mondo surreale tra queste sbarre, dove ogni sera combatto e vinco con un pugno di pedoni contro il mio capoquartiere...

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Ho atteso così a lungo la libertà da dimenticarmi anche il perchè.
So solo immaginare cosa mi aspetta fuori: nessuno ad attendermi o magari qualcuno che mi riproponga il vecchio ufficio.
Forse ci sarà pure il resto delle stelle, quelle che da qui non riesco a vedere, sempre che intanto non siano cadute.

Invece qui dentro, nel cortile all' altro estremo del corridoio, domattina mancherà solo il mio cavalletto e l'odore delle mie tempere.
Pazzesco iniziare a dipingere in carcere, eppure rimedio efficace alla Noia.
Copiatori di dipinti, 'on Gaetano ed io.
Li studiamo in cella tutto il giorno, memorizziamo la sequenza dei colpi di pennello come mosse sulla scacchiera e le riproduciamo su tela a velocità pazzesca nell'unica ora in cui ci è concesso.

Vado cercando Libertà all'esterno, mentre vorrei soltanto completare il Chagall a cui lavoro da un mese.
Vado cercando Libertà fuori e mi accorgo che la mia Libertà ormai è qui dentro, con questa gente e tra queste sbarre.

Scacco Matto.

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