21 dicembre 2008

[VM] Presepe Riders - La Lavandaia

In fatto di presepe il mio più grande desiderio di bambino era la fontana con motorino elettroidraulico.
Ricordo perfettamente la bottega di San Gregorio Armeno, lo scaffale con un'infinità di modelli esposti, tutti impercettibilmente diversi, il mio sguardo smanioso e perfino il rumore del ricircolo d'acqua di quella che alla fine scelsi.

Tanto mi sembrava inanimata e silente la scena prima dell'installazione della fontana, quanto dopo mi pareva ricca e gioiosa, per la sola aggiunta di quel particolare.

Nel presepe tradizionale alla fontana, o al pozzo, si incontrano due figure: la donna con l'anfora e la lavandaia.
La prima gode di una simbologia quasi esplicita - si pensi, ad esempio, all'incontro con la Samaritana al pozzo (Gv 4,1-26).
La seconda è figura un po' più criptica ed intrigante, per cui le dedico questa breve riflessione.

Innanzitutto, cosa ci fa una donna in piena notte alla fonte a lavare le vesti?
Non è situazione sconveniente?
Non può aspettare il giorno successivo per il bucato?

Guardando meglio mi accorgo che sempre, in ogni presepe, la lavandaia lava vesti candide: che razza di attività assurda, lavare e rilavare vesti linde nel cuore della notte...

Discosto appena lo sguardo, incrocio il pastore che reca in spalla il suo agnello verso la mangiatoia, ed ho un sobbalzo...

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La donna non sta lavando il suo bucato, bensì il suo corredo migliore.
Quello ricevuto per le nozze e conservato intatto, destinato ad una degna occasione che ha tardato ad arrivare, che ha fatto riporre le stoffe, le ha consegnate allo scorrere del tempo, ma poi alla fine... eccola, questa è l'Occasione!!
Se la raccontano i pastori, la annunciano gli Angeli, il firmamento ne da testimonianza.

Allora la donna spalanca i bauli e rivolta gli armadi, finchè quel corredo non salta fuori.
E sorride.

Poi corre, ma non alla mangiatoia per offrirlo - non si donano ai Re stoffe infeltrite - bensì alla fonte per lavarlo.

Lo lava e lo strizza.
Lo osserva e lo annusa.
Per un istante pensa a Chi lo riceverà in dono.
E subito lo rilava.
E poi ancora, ed ancora...

L'espressione affaticata della Lavandaia ed il suo gesto incessante mi trasmettono la Piena Percezione della Salvezza che viene.
Esattamente quella che auguro di sperimentare a me ed a voi per questo Natale.

E le Sue vesti divennero risplendenti e bianchissime, come neve, più bianche di ciò che potrebbe fare alcun lavandaio sulla terra
(Mc 9,3)

1 commento:

  1. va bè, il natale è finito e l'epifania tutte le feste si porta via. ma per il prossimo anno, ti propongo un altro spunto di riflessione: perchè nei presepi - anche in quelli più piccoli, quelli composti sono dalla capanna - non mancano mai il bue e l'asinello? a volte manca perfino l'angelo, ma gli animali no...

    fra

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