8 marzo 2008

[QEV] V di Quaresima - Pilato

Per chi si fosse già allarmato questa è l'ultima monografia prima della Pasqua...

Per la settimana prossima ho in mente di preparare una cosa differente, e poi sarà Settimana Santa, parate in costume di dubbio gusto, Messa "in Coena Domini", processioni che percorrono capillarmente la Penisola Sorrentina, l'Adorazione della Croce, il buio della Veglia.

Sarà difficile in quel groviglio di emozioni, appuntamenti, riti, tradizioni riuscire a fotografarne anche una sola istantanea quissù... in ogni caso ci proverò...

Pilato
Antonio Ciseri, "Ecce homo"













Distinguere.
Questo è il mio mestiere, ciò che mi da da vivere.
Distinguere tra ciò che conviene e ciò che non è opportuno fare, tra chi ha seguito le leggi di Roma e chi le ha contravvenute, tra persone oneste e farabutti.
Alcuni pensano che si tratti di un lavoro di concetto, ma io amo definirmi un artigiano del diritto.

Come il calzolaio, ascoltando il rumore del cuoio grezzo, sa dire se se ne ricaverà una buona suola per i sandali, o il falegname, sfiorando con le dita ciascun tronco nel suo deposito, sa misurare precisamente la fatica che gli costerà lavorarlo, così anche a me basta incrociare lo sguardo di un prigioniero per capire che persona è e commisurargli una pena.

Il Nazareno, ad esempio.
Consegnato perchè si è fatto Re dei Giudei e dunque, secondo la legge di Roma, destinato alla pena di morte.
Se davvero si fosse proclamato il Messia, i sacerdoti lo avrebbero nascosto ed accudito, così come fanno con coloro che guidano la resistenza all'Impero.

In realtà lo hanno consegnato perchè ha carisma, perchè ha cacciato i mercanti dal tempio e perchè predica senza allinearsi alla loro dottrina.
Ma soprattutto lo hanno consegnato per riuscire a liberare Barabba, il più antiromano dei briganti, destinato ad una punizione esemplare per i tumulti dei giorni scorsi.
Non che poi gli interessi realmente, visto che di ribelli pronti a farsi avanti ne troverebbero altri... ma vogliono dimostrare alla gente di Gerusalemme di riuscire a costringere me, il prefetto della Giudea, a rilasciare un delinquente nemico di Roma.


Siamo sulla stessa barca io e te, Nazareno.
Entrambi ad un vicolo cieco.

Se solo mi dessi un appiglio, una risposta utile alle mie domande... Tu avresti salva la vita ed io chiarirei una volta per tutte i rapporti di forza.

Per questo hanno scelto Te come pedina di scambio, perchè sapevano che non saresti sceso a compromessi, che non avresti accettato mezze misure.
Cocciuti, perfidi ebrei.


Dammi una possibilità... una frase ambigua, una parola a cui aggrapparmi.
Non ti chiedo neppure una bugia, basterà una Verità parziale...

In fin dei conti, Nazareno, cos'è la Verità?

Come si distingue?
Sotto che forme si manifesta?
Cosa ha a che fare con la Realtà?
Che rapporto ha con la Giustizia che io amministro?

Tu pensaci finchè vuoi...
Che cos'è la Verità, Nazareno? Quanto vale?

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