Di ritorno da un blitz nel cuore di Milano.
Mentre percorro il corridoio di uscita a Capodichino ripenso ai miei passi che riecheggiano nell'enorme sala d'attesa semi-deserta dell' aereoporto di Linate all'arrivo.
Qui, invece, in pochi metri quadrati si è accalcata una vera e proprio folla in attesa.
Giuro di aver pensato
"o aspettano qualcuno famoso, o mi stanno preparando il cappottone".
Intanto cerco di spiegare ad una coppia di turisti americani ed una famiglia francese quello che il giovane pulmanista prova a mimare da almeno 10 minuti:
oggi è 25 aprile, non c'è possibilità di arrivare a Sorrento,
troppo traffico e strada bloccata.
Se tutto va bene ci lascerà alla stazione di Vico Equense.
Loro sono
avviliti, hanno la percezione che la loro vacanza in Italia sarà altro rispetto a quello che hanno sognato.
Allora provo a confortarli, gli dico che gli faccio strada io, che è semplicissimo.
In realtà però sto pensando che non riusciamo a prendere neanche l'ultimo aliscafo, e che l'unica alternativa è la Vesuviana delle 21:01 dalla stazione di Napoli Garibaldi...
nè io nè loro mi sembriamo pronti a quest'atto di coraggio...Un'ora e mezza dopo l'autista decide che Castellamare è sufficiente, ci sbarca tutti in fretta e furia su viale Europa, giusto davanti ad una pila d'immondizia, e riparte senza dare spiegazioni.
Osservo questa piccola truppa straniera attraversare con grande agitazione, immaginando semafori e strisce pedonali, evitando automobili a bordostrada che definire "parcheggiate" è eufemistico, assolutamente confusi dal caos, dai clacson, dalle sgasate dei motorini, dalle urla.
Provo a immaginare cosa farebbero, dove andrebbero a finire queste persone se non avessi deciso di accompagnarli a Via Nocera.
Penso al senso di ordine, di pulizia, di efficienza che mi ha pervaso nelle ultime 48 ore tra piazza San Babila e Cordusio.
E mi rodo dentro.Probabilmente
Milano è quello che
Napoli vuol fare da grande, quando avrà deciso di scrollarsi di dosso questa adolescenza
viziata e
caparbia,
riprovevole ma per certi versi
sublime, che ci fa credere di poter dissolvere ogni problema con un tramonto a Via Caracciolo o un bagno a Mergellina.