Sui pochi gradini ci sono bambini che restano fermi all'ombra per non sudare ed altri che si sporcano il vestitino nella polvere.
Ci sono uomini annoiati e donne che spettegolano.
Ci sono parenti che non sarebbero voluti venire e le mogli che li hanno costretti ad andare.
Ci sono amiche di sempre in apprensione e alcune non invitate, lì solo per malignare.
Ci sono pure le zie raggianti e la mamma come una madonnanera.
C'è una macchina elegante ferma davanti al sagrato.
Dietro i vetri oscurati c'è una ragazza vestita da sposa - mica un animale da circo - che per scelta o destino non ha nessuno affianco proprio adesso che le gambe incominciano a tremare.
Prova a calmarsi, non ci riesce, sente arrivare la crisi di nervi insieme ad un colpo dall'interno contro la parete della pancia.
Sta per dire all'autista di riportarla a casa.
In fondo alla navata, ai piedi dell'altare, c'è un marito.
Lui sente il silenzio invadere all'improvviso l'interno della chiesa dall'ingresso.
Allora, lentamente e con scarsa dimestichezza, si gira.
Come a rubare un petalo alla margherita del tempo, c' è un secondo che passa solo fuori, ma non all'interno di quella macchina - per un istante due cuori lì dentro si fermano.
La ragazza vestita da sposa dimentica il resto, apre la portiera, cala il velo come fa un militare con la visiera e, a passo spedito, risale la navata tra la folla.
(The End)
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