26 aprile 2008

[VM] Noio volevom sabuar

Di ritorno da un blitz nel cuore di Milano.

Mentre percorro il corridoio di uscita a Capodichino ripenso ai miei passi che riecheggiano nell'enorme sala d'attesa semi-deserta dell' aereoporto di Linate all'arrivo.

Qui, invece, in pochi metri quadrati si è accalcata una vera e proprio folla in attesa.
Giuro di aver pensato "o aspettano qualcuno famoso, o mi stanno preparando il cappottone".

Intanto cerco di spiegare ad una coppia di turisti americani ed una famiglia francese quello che il giovane pulmanista prova a mimare da almeno 10 minuti: oggi è 25 aprile, non c'è possibilità di arrivare a Sorrento, troppo traffico e strada bloccata.
Se tutto va bene ci lascerà alla stazione di Vico Equense.

Loro sono avviliti, hanno la percezione che la loro vacanza in Italia sarà altro rispetto a quello che hanno sognato.
Allora provo a confortarli, gli dico che gli faccio strada io, che è semplicissimo.
In realtà però sto pensando che non riusciamo a prendere neanche l'ultimo aliscafo, e che l'unica alternativa è la Vesuviana delle 21:01 dalla stazione di Napoli Garibaldi... nè io nè loro mi sembriamo pronti a quest'atto di coraggio...

Un'ora e mezza dopo l'autista decide che Castellamare è sufficiente, ci sbarca tutti in fretta e furia su viale Europa, giusto davanti ad una pila d'immondizia, e riparte senza dare spiegazioni.

Osservo questa piccola truppa straniera attraversare con grande agitazione, immaginando semafori e strisce pedonali, evitando automobili a bordostrada che definire "parcheggiate" è eufemistico, assolutamente confusi dal caos, dai clacson, dalle sgasate dei motorini, dalle urla.

Provo a immaginare cosa farebbero, dove andrebbero a finire queste persone se non avessi deciso di accompagnarli a Via Nocera.

Penso al senso di ordine, di pulizia, di efficienza che mi ha pervaso nelle ultime 48 ore tra piazza San Babila e Cordusio.
E mi rodo dentro.

Da Come la vedo io


Probabilmente Milano è quello che Napoli vuol fare da grande, quando avrà deciso di scrollarsi di dosso questa adolescenza viziata e caparbia, riprovevole ma per certi versi sublime, che ci fa credere di poter dissolvere ogni problema con un tramonto a Via Caracciolo o un bagno a Mergellina.

2 commenti:

  1. Bella Depa,

    che dire e come non quotare il tuo post. Ho sempre pensato che tu fossi un ragazzo "in linea" ... complimenti per i tuoi posts, non sembra ma ti leggo spesso :D

    P.s.: per il resto?? Scovato qualcosa?? Mi vieni a trovare??

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  2. "in linea"... una volta... ora ci sto dando un po' troppo dentro coi gelati!

    Bella Para, quando passi di qui lascia commenti a profusione!!

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