10 aprile 2008

[VM] +27

C'è una frase che ultimamente mi rimbalza in testa quando mi sorprendo in eccesso di esaltazione o di avvilimento, o semplicemente quando mi sorprendo e basta.
La incontrai in una versione di latino di seconda liceo, Terenzio credo...
Eccola, in tutta la sua potenza lapidaria:

Homo sum, nihil humano alieno puto

che in italiano suona molto + blandamente:

Sono un uomo, non ritengo estraneo nulla di umano

traduzione sciatta e maldestra, alla quale si lascia nettamente preferire quella suggerita dalla filologa G. Nannini:

...siamo carne e fiato...

Ecco, questa mi sembra davvero una cosa da tenere a mente.

Auguri.

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