18 agosto 2008

[QEV] La solitaria compagnia

Siccome non so bene da dove partire, provo con un giochino linguistico di quelli che mi piacciono tanto...

Qual è il contrario di Solitudine? Compagnia, naturalmente.
Eppure ho passato l'ultimo mese a cercare di capire cosa c'era in questo accoppiamento di così fastidiosamente dissonante alle mie orecchie; allora ho cominciato a vivisezionare le parole.

Solitudine è condizione di esser solo, per intenzione o per accidente.
In questo Solitudine si distingue da Isolamento, che sottolinea lo sforzo di farsi isola.
Compagnia, dal canto suo, ha la nota della convivialità ("cum panis", ovvero chi mangia dello stesso pane), senza però portare informazione sullo stato d'animo dei commensali.

Proseguendo su questa strada si arriva perfino ad incastrare le due parole tra loro, senza che compongano ossimoro: la Solitaria Compagnia è la mensa dove si mangia dello stesso pane, ma ciascuno per conto suo, a testa bassa, senza proferire parola.



C' ho messo un mese a completare questo ragionamento.
Solo tre giorni per leggere "La solitudine dei numeri primi" ed un mese per metabolizzarlo.
Perchè la Solitaria Compagnia assomiglia proprio a questa nuova forma di Affettività dilagante, descritta magistralmente da Paolo Giordano, fatta di solitudini che si puntellano a vicenda pur di tenersi in piedi.
Non credo esista cosa più triste di questa.

Rubo una battuta a Siani, da "Ti lascio perchè ti amo troppo", quando la sorella di Mariano(Siani), arrivato il giorno del matrimonio, ha un ripensamento:

"Ma sei sicura che non lo Ami più?"
"... io non lo Amo... ci sono affezionata..."
"...mmm... E' cane.
'Ci sono affezionata' è cane,
non c'è dubbio."

A questo occorrerebbe star molto attenti, a non finire per stare insieme come le tartarughe in un acquario.



Allora torno alla domanda iniziale: qual è il contrario di Solitudine?

La risposta mi ha sorpreso qualche notte fa mentre camminavo nel bosco di Faito, in un tratto della ascesa al Molare che si percorre in solitario.
Nonostante il buio pesto ed i rumori sinistri, in cuor mio continuavo a canticchiare la canzone con cui avevamo affrontato la parte precedente di salita, confortato dal fatto che gli altri ragazzi, chissaddove, cantavano anche loro la stessa canzone, al punto da riuscirli quasi a sentire.

Non sei mai davvero solo se metti in comune il cuore....

"Con-Cordia"

4 commenti:

  1. condivido....e faccio mio. Grazie

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  2. deduco che ti sia piaciuto il libro. bene

    f

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  3. ci ho pensato parecchio, sai?
    ma davvero parecchio... una sera ho pure fatto un sondaggio dal tema "il contrario di solitudine"...

    "Concordia" non mi convinceva tanto; anche se assolutamente plausibile.

    "Comunità" è emerso nella mia mente come antitesi a "Solitudine".
    Ma forse confondo solo il sostantivo con l'avverbio.
    Dannate parole!

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  4. Comunità mi piace... mischia alla sua etimologia anche il suono di "come-unità".

    Per dirla con ska, "condivido e faccio mio" ;-).

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