La radio dice che è già in Sardegna, pare che si aggiri per le acque tortuose delle Bocche di Bonifacio.
Quando fa quel giro poi passa sempre di qui, arrivando di notte.
Un leggero fruscìo di foglie, una diversa consistenza dell'aria, un vago odore salmastro entreranno in stanza dal balcone spalancato, svegliandomi nel cuore del sonno.
In canotta e bermuda accenderò il vespino e scenderò in spiaggia senza fretta, sciacquandomi bene la faccia nell'aria fresca e nella prima luce.
Poi, da solo, smonterò tutti gli ombrelloni ed accatasterò tutti i lettini.
Quando da giovane iniziai a fare questo mestiere odiavo la sensazione ruvida della mano secca contro il legno salmastro dell'attrezzatura dello stabilimento.
Allora i più anziani mi mostravano le loro mani callose ed i loro piedi spessi, così come si ostende una reliquia.
Oggi conto le rughe sul mio viso e le schegge sottocarne nel palmo della mano: una per ogni estate passata a sorvegliare questo stesso lembo di spiaggia, una per ogni volta che ho montato e poi rismontato le assi di questo stesso stabilimento.
Appena avrò finito di sistemare tutto, arriveranno insieme il primo raggio di sole alle mie spalle e l'increspatura blu a largo di Ischia e Procida.
E dopo sarà, finalmente, Maestrale.
QEV - TagList
23 agosto 2010
17 agosto 2010
[QEV] La Religione del Dolore
Settimana da turista per i principali santuari di Roma.
Spettacolari mausolei di vescovi e cardinali di nobile casato.
Enormi sculture di martiri agonizzanti.
Crocifissi maestosi e dolorosissimi.
Da duemila anni la Resurrezione è una scomoda postilla in calce alla più sublime Sofferenza.
Dio ci liberi dai predicatori della Religione del Dolore.
Spettacolari mausolei di vescovi e cardinali di nobile casato.
Enormi sculture di martiri agonizzanti.
Crocifissi maestosi e dolorosissimi.
Da duemila anni la Resurrezione è una scomoda postilla in calce alla più sublime Sofferenza.
Dio ci liberi dai predicatori della Religione del Dolore.
6 agosto 2010
[POST-IT] Studio di proporzionalità tra servizi al cittadino e lunghezza del pantalone indossato
Ecco i risultati dello studio svolto stamattina presso il Palazzo di Giustizia di Torre Annunziata.
Campione 1 - Maschio, adulto, in bermuda (alias me medesimo):
Non ammesso all'accesso agli sportelli per abbigliamento indecoroso, nonostante paghi le tasse per avere (anche) quei servizi tutti i santi giorni, ovvero quando è in bermuda, quando è in jeans e pure quando è in mutande.
Campione 2 - Maschio, adulto, in pantalone "a Pinocchietto":
Il finanziere all'ingresso si mostra titubante; mi guarda furtivamente per vedere se sto seguendo l'evolversi della situazione poi, accortosi che sto attento, rimanda il cittadino a casa a cambiarsi.
Inizio a prenderci gusto.
Campione 3 - Giovane donna, avvenente, in gonna:
Ammessa all'accesso senza esitare.
Tra me e me penso che pure se veniva in perizoma entrava lo stesso.
Anzi faceva ancora prima.
Campione 4 - Figlio di avvocato a seguito del padre, maschio, minorenne, in pantalone "a Pinocchietto" :
Nuovo gioco di sguardi tra me e i finanzieri che trattengono il bimbo all'ingresso e fanno entrare il solo padre.
Campione 5 - Figlio di avvocato a seguito del padre, maschio, minorenne, in costume da bagno:
Entra senza alcuna obiezione.
Mi chiedo chi sia il padre.
Campione 6 - Corriere espresso, maschio, adulto, in pantalone già appartenuto a tuta Legea, canottiera sdrucita ed infradito:
Entra a passo spedito mostrando dimestichezza.
Dopo essere entrato squadra il finanziere da capo a piedi, lasciando spuntare dalla testa la vignetta "...e tu chi cazz sì??"
A voi le conclusioni dello studio.
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