Impresa disperata per ogni altro inserviente del Grand Hotel, ma non per lui, abituato per nascita al sole equatoriale.
Anni prima aveva visto arrivare al suo villaggio uomini bianchi in ampie camicie di lino scortati da guardie governative: non aveva avuto esitazione.
Era un presagio peggiore del volo dell'avvoltoio o della risata sinistra della iena.
Sarebbero seguiti a breve carotaggi, trivellazioni, pozzi di estrazione, avvelenamento dell'aria per i fumi prodotti e delle acque per gli scarti di lavorazione.
Quel giorno George non disse una parola, soltanto entrò nella capanna deserta, raccolse le sue cose nel borsone, rubò i pochi soldi ai fratelli e si incamminò lungo l'unica via.
Quando arrivò in fondo al villaggio, sua madre era già lì ad aspettarlo:
"Stai scappando?" - chiese dimessa.
"Vedi altra scelta?"
"Dove andrai?"
"Deciderò strada facendo."
"Se ci trattano così nella nostra terra, credi che ti daranno asilo nella loro?"
"Non vado a chiedergli asilo.
Vado a presentargli il conto."
Da allora un'odissea di un anno, deserti attraversati in corriera, mestieri arrangiati per mangiare, tante nazioni, pochissima acqua, nessuna voglia di tornare indietro.
A Monastir, vendendo anche l'inglese minimo che aveva appreso da piccolo all'opera missionaria, si era reinventato guida turistica.
Ci guadagnava da vivere ed anche un po' di più, al punto che qualche sera aveva perfino pensato di stabilirsi lì.
Ma ogni volta, attendendo il giorno dopo i turisti davanti al loro albergo, gli era tornata in mente la sua terra straziata e le parole di commiato a sua madre: aveva ancora un conto da presentare.
Le chiamo "parole in fila", chè "racconto" trasuda saccenza.
La storia si compone di tre parti,
ma prima vorrei sapere se vale la pena andare avanti
o piuttosto trovare altro da fare.
La storia si compone di tre parti,
ma prima vorrei sapere se vale la pena andare avanti
o piuttosto trovare altro da fare.
Caro Paolo perchè non continuare ... Attendo con ansia il prosieguo ... (mi raccomando pensa sempre a ciò che ti ho detto tempo fa. La prima copia la vorrei io.)
RispondiEliminaA me piace molto....e mi dilungo perchè un "ok" in questo caso non basta....! Mi piace molto quando riesco a "vedere" quello che leggo e questo con il tuo racconto succede.....devi assolutamente pubblicare il resto.....anche perchè è una spinta positiva per tutti.....almeno per me.....che avrei tanta voglia di andare a "chiedere il conto".....!!
RispondiEliminahai un futuro.....se un giorno deciderai di mollare l'informatica scriviamo un libro a 4 mani.....poi forse non lo comprerà nessuno..... eccetto Paolo e Marcella.....però almeno diremo di averci provato!!!
aspetto con ansia il seguito....:-)