La settimana successiva, approfittando della mezza giornata di riposo ed esercitando delicate pressioni, George l'aveva convinta a fare il giro dell'isola.
Si era fatto prestare per l'occasione il vespino di un collega in servizio e l'aveva portata sul Monte Epomeo, con la scusa di sfuggire alla calura, per ubriacarla di mare ed orizzonte.
Poi si erano tuffati a perdifiato verso i Maronti, per raccogliere l'ultimo raggio di sole depositato sulla spiaggia.
Avevano fatto il bagno di notte, vestiti, avvolti di luna e di stelle, e poi l'amore in spiaggia, spontaneamente, senza timore di essere visti. Ed ancora, di nuovo, per il resto della notte, in albergo.
Al risveglio Margherita - questo il nome di lei - non trovò George al suo fianco.
Naturalmente lui era già in servizio.
Le aveva lasciato la colazione in camera, un tulipano sulle lenzuola ed accanto la scritta "
Un fiore per Margherita" sul retro di uno scontrino stropicciato.
Per la prima volta le si accese in mente la parola "
tradimento".
Come se fino a quel momento avesse rimosso di essere sposata.
Ed insieme a quel pensiero, il terribile dubbio di avere perpetrato piuttosto tradimento
a se stessa nei precedenti anni di matrimonio.
Margherita ci mise un po', assorta com'era nelle sue considerazioni, a sentire il cellulare che squillava.
Accettò meccanicamente la conversazione e subito le parve di riconoscere dall'altro capo l'odore freddo e viziato di aria condizionata.
La investì la voce squillante del marito, Ministro della Repubblica, che esclamava esultante:
"Margherita, ce l'abbiamo fatta!
Li mandiamo
tutti a casa: neri, gialli e marrò.
Motivi di sicurezza, di igiene, di salute, di ordine pubblico.
Abbiamo appena concluso la votazione al Senato e quindi da domani sono in ferie.
Ci vediamo lì domattina".
Seguì il tono fastidioso di fine conversazione.
Lei restò immobile un minuto, o forse un'ora.
Infine si avvolse nel lenzuolo e andò sul terrazzino della suite.
Accese una sigaretta, tirò le prime due boccate e poi, con la grazia di chi spicca il volo, si lanciò nel vuoto.