Permettetemi di invertire l'ordine di esposizione dei quesiti referendari.
- Abolizione della legge Gasparri
- Abolizione del finanziamento pubblico all'editoria
- "Abolizione dell'ordine dei giornalisti"
Premesso che ritengo - e qui parlo da "tecnico" - la Gasparri una legge ripugnante, volta esclusivamente a rendere incolmabile il divario tra il duopolio RAI/Mediaset e le altre emittenti, non posso fare a meno di notare che "abolizione" è termine molto impegnativo.
Cosa si propone dunque?
Di ritornare alla Legge Mammì dell'89? Di ritornare allo scenario vigente 19 anni fa?
Di perdere definitivamente il treno impegnativo ma stimolante del digitale terrestre, tecnologia che, se ben amministrata, può attirare nuovi investimenti e rimescolare molto le carte in fatto di offerta televisiva?
Suona vagamente familiare...
18 aprile 1993: "Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti"... ricordate?
L'onda lunga di mani pulite e la voglia di far piazza pulita.
Com'è andata a finire?
Che i partiti oggi sono finanziati non più direttamente dallo Stato ma bensì dai grandi gruppi industriali e finanziari.
Il risultato è lo spostamento del potere dai palazzi della politica ai CDA delle banche, il che rappresenta uno degli orrori stigmatizzati dallo stesso Grillo nel V-day di settembre.
Si intende riproporre lo stesso clichet anche per l'editoria?
Ma l'ordine non dovrebbe essere il garante supremo della deontologia dei giornalisti, e dunque dei criteri di imparzialità ed obiettività dell'informazione?
Probabilmente è vero che i giornalisti sono una casta e che l'ordine si impegna di più nel difendere i privilegi acquisiti che nell'esercitare un adeguato controllo...
Ma abolirlo del tutto non rischia di essere un rimedio peggiore del male?
In assenza di un ordine di categoria non si rischia di consegnare il giornalista direttamente nelle mani del proprio editore?
Dulcis in fundo, una chicca...
A suo tempo seguii con attenzione la polemica scatenatasi tra Grillo e Mastella sull'opportunità (sostenuta dal primo, rinnegata dall'altro) di pubblicare le intercettazioni telefoniche sulla stampa.
Qualche giorno fa, però, Grillo, cogliendo tutti di sorpresa, si è scagliato contro l'Agenzia delle Entrate, "rea" di aver pubblicato sul web tutte le dichiarazioni dei redditi del 2005 (...ed anche la sua tra le tante).
Escludendo che il problema riguardi il canale d'informazione utilizzato (web o carta stampata), mi chiedo se Grillo ritenga pubblicabile un'intercettazione telefonica in cui una delle persone coinvolte dichiari espressamente il proprio reddito.
In definitiva, a mio avviso, Grillo è un ottimo buffone, un aggregatore di masse, a suo modo perfino un informatore... ma non mi sembra la persona più adatta a riscrivere le Leggi dello Stato!!
provo a dire sinteticamente la mia, soprattutto sul punto che riguarda l'Ordine, perchè riguarda anche me personalmente.
RispondiEliminaE' vero, l'ordine fa poco. Ma è anche vero che senza l'ordine si rischia che i giornali vengano assunti non solo da raccomandati (cosa che già avviene) ma anche ignoranti.
perchè non bisogna dimenticare che oltre della deontologia, l'ordine si occupa anche della formazione e dell'esame di stato, che anzi a mio avviso dovrebbe essere rivisto (nel senso di reso più selettivo) ma non abolito!
scusa depa, mi dici da quale fonte hai saputo che Grillo si è scagliato contro l'agenzia delle entrate e la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi??
RispondiElimina@zulin
RispondiEliminaLa fonte è lo stesso blog di Grillo
forse grillo è contrario alla pubblicazione dei redditi per questo:
RispondiEliminahttp://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2008/05/redditi-2005/Genova-Top-300.xls
... o forse no, tuttavia questo mi sembra davvero un particolare rispetto all'incoerenza che rischiamo di trasferire dal Personaggio alle Leggi dello Stato...
RispondiEliminaBah, mi pare davvero incredibile che grillo abbia preso una posizione simile.
RispondiEliminaQuasi mi dispiace ora di aver dato una mano nel V2-Day nella mia città.
Mi documento e magari faccio un post a riguardo su questa faccenda.
Sarebbe uno scivolone per grillo.
Voglio vedere se dietro nn ci sono delle motivazioni serie e concrete.
chissà?
1) Abolizione della legge Gasparri
RispondiEliminaPrima della legge Gasparri è certo che la gestione della comunicazione in italia mancava di elementi e aggiornamenti fondamentali. Con la legge gasparri queste mancanze non vengono per niente colmate. Il digitale terrestre??. Ma che scherziamo???. Siamo tornati alla tv via cavo....in america esiste da 50 anni!. E tutto perchè mediaset doveva fare concorrenza a Sky a costo 0...con i decodificatori con il contributo statale venduti dal fratello dell'allora (e attuale) premier. Ma la legge si preoccupa anche di prolungare l'abusivismo di rete4 ai danni di europa7...e si preoccupa anche di evitare che una tecnologia, quella si innovativa, come il wireless possa essere utilizzata per migliorare tenologicamente questo paese. Prima non andava bene....ma adesso non va nemmeno un pochino meglio!!!
2)Abolizione del finanziamento pubblico all'editoria.
Su questo Depa commetti un errore. A differenza della vicenda legata ai partiti, i giornali vengono già adesso finanziati dai grandi gruppi economici del paese. Oltre a questo si beccano un pò di soldi dallo stato (e nemmeno tanto pochi). Ora, perchè un giornale che non vende deve permettersi un direttore da 10.000 euro al mese??. Perchè i giornalisti non "rischiano" avventure editoriali come fu per biagi, montanelli e company possono affidarsi a 2 parlamentari per mettere su fantomatiche testate di partito??.E' lecito pensare che ci usufruisce di questa farsa debba obbligatoriamente sostenere il gioco dei due parlamentari?.Il problema sostanziale tuttavia risiede altrove.Nei grandi paesi europei esiste un tetto massimo per la pubblicità televisiva.In italia NO;e credo che non ci sarà mai.Per ovvia conseguenza la presenza di un tetto genera una ripartizione verso gli altri mezzi di comunicazione....giornali in primis.Sarebbe possibile pensare in questo caso che un giornale possa mantenersi con le pubblicità e le vendite.Oggi non è pensabile.Sul fatto che l'informazione di massa sia "filtrata" e "condizionata"....beh....credo che sia un assunto....se mettiamo in discussione questo......'o ciucc vòl.
3)"Abolizione dell'ordine dei giornalisti"
Non è un caso se è stato istituito dal fascismo; la libertà informazione (leggi "espressione") è un diritto sancito successivamente dalla nostra costituzione.Ora ditemi na cosa...quale esame è sufficiente...e secondo quali parametri si può dire se una persona sia "degna" di comunicare rispetto ad un'altra?.E' una di quelle cose che sembra poter funzionare nel paese perfetto...quindi non ci riguarda.Del resto sarebbe come pensare che l'informazione della CNN è qualitativamente meno valida perchè lì non esiste un albo dei giornalisti.Sinceramente puttanate!.E' poi è lecito considerare che il nostro di albo ormai ha accolto chiunque....e quindi basta.
Aggiungo il punto 4)
Beppe Grillo
Nemmeno nella repubblica delle banane si potrebbe immaginare la situazione in cui la coscienza critica, la reazione, il confronto, la controinformazione vengono sostenuti dai "buffoni".Ma noi siamo peggio. Beppe Grillo è solo un comico.....genovese per giunta....bravo.....simpatico....molto.. itelligente e pure un furbacchione. Però a portato qualche milione di persone a farsi una serie di domande.Ovvio chiedersi:ci voleva beppe grillo?? Risposta triste: si. Come ha portato dei giudigi ad indagare sulla parmalat.Ovvio chiedersi: :ci voleva beppe grillo?? Risposta triste: si...e così via. Non credo vhe beppe grillo rappresenti appieno il movimento da lui creato....e direi per fortuna.Detto questo tanto di cappello a chi....cacciato dalla tv perchè ha detto che i socialisti rubavano....oggi guadagna 4 milione di euro all'anno e pare che ci paghi tutte le tasse.....ha raccolto 1.500.000 firme in un giorno per i referendum e nei proprio show.....oltre che a dir cazzate.....invita anche qualcuno a parlare di inceneritori, inquinamento, open source.....insomma cazzate del genere.
Beppe Grillo non è la soluzione....ma cazzo il resto è noia
@zulin
ah zù....se se hai fatto un vday....è perchè sei daccordo con i motivi....non con il capobanda!!
giusto un'altra cosetta per il primo commento: viviamo in una società capitalistica (a cazzi loro) nel senso: se lo star bene di un giornale fosse determinato dal mercato (e non dai finanziamenti dello stato) ecco che nessuno ci terrebbe a far scrivere un ignorante...perchè nessuno vorrebbe leggerlo. La selezione dovrebbe farla il "mercato". Se al capitalismo togliamo pure questo.....cazzo.....torno ad essere comunista!!!!huauahuahauhauh
RispondiEliminaalcune precisazioni per scarabeo:
RispondiEliminaL'Ordine - così come è inteso oggi - è emanazione di quello istituito dalla legge n. 69/63, e non di quello precedente (del 1925).
la legge del 1963 è servita proprio per modificare la struttura e il ruolo dell'Ordine voluto dal fascismo.
f.
Ciao anonimo,
RispondiEliminala tua precisazione, seppur giusta, non cambia il concetto: L'ordine dei giornalisti è stato partorito da una dittatura. Che poi sia sia sentita la necessità di modificarne le regole (definire nuove regole di ammissione, pensione, organismi dirigenti) mi sembra il minimo. Palese ed evidente l'inutilità, probabilmente l'anticostituzionalità di un "cancro" che non serve, non migliora, non difende i principi fondamentali, fa "casta"